OFFICINE BREDA
Cadoneghe
BREDA, Ernesto. - Nacque a Campo San Martino (Padova) il 6 ott. 1852 da Luigi Felice e da Amelia Cogo. A Padova, dove si era laureato in ingegneria civile, iniziò a lavorare come caposervizio della trazione e del materiale ferroviario presso la Società veneta per imprese e costruzioni pubbliche del cugino Vincenzo Stefano Breda. Sempre a Padova, e soprattutto nel paese natale, il B. fece anche le sue prime ed uniche esperienze politiche: fu infatti sindaco di Campo San Martino, come il padre lo era stato per 40 anni.
Nel 1882, per incarico della Veneta, il B. aveva compiuto il primo di una serie di viaggi di studio e di informazione sulla organizzazione delle ferrovie in Germania, Olanda e Danimarca. Il rapporto redatto al termine del viaggio è uno dei primi documenti che permettano un raffronto tecnico tra le ferrovie italiane e quelle europee del tempo, tanto che l'allora ministro dei Lavori pubblici A. Baccarini sottolineò pubblicamente il valore dell'iniziativa e del rapporto.
La Fabbrica Breda di Cadoneghe era nata a Padova come Oblach - Fusione e lavorazione metalli il 1° gennaio 1907. Il fondatore, Emilio Oblach, era originario di Trieste; nel 1917, a causa dei bombardamenti che colpiscono la città, Oblach trasferisce l’attività a Cadoneghe, nell’attuale via Italo Bordin. Il 1923 è un anno di svolta; la Camera di Commercio di Padova registra infatti l’estensione all’originario oggetto sociale della costruzione d’impianti frigoriferi e per la fabbricazione di ghiaccio artificiale. Dopo non molto, cessò l’attività di fonderia, per motivi che la ricerca in corso non ha ancora consentito di chiarire. Come non è stato possibile individuare l’esatto momento in cui E. Oblach cedette la proprietà alla famiglia Griggio. Ciò che è invece certa è la costituzione, il 3 gennaio 1939, sulle ceneri della Oblach, della Ing. Giovanni Breda S.A., con sede in Cadoneghe: il rogito, steso dal notaio Aldo Alessandrini, registra come soci l’ing. Giovanni Breda, il prof. Ercego Mario (possidente di Cadoneghe), Francesco Griggio (industriale) e Ferrina Chiappini. Il capitale era di L. 50.000, paritariamente suddiviso fra i quattro soci: valore delle azioni, L. 2.500 cadauna. La Società aveva come oggetto le costruzioni meccaniche in genere, e la sua durata, rinnovabile, veniva prevista in Appunti su un’azienda storica del padovano La BREDA di Cadoneghe scomparsa di un’azienda a capitalismo familiare (?) di Luciano Gallo e Antonio Napoli materiali di storia, n. 18 - pagina 75 dieci anni.
Nel 1906 fece istituire uno dei primi fondi di previdenza e risparmio per gli impiegati; nel 1908, in occasione della consegna della millesima locomotiva, anticipando di dodici anni la legislazione sul lavoro, istituì una settimana di ferie per gli operai con cinque e più anni di anzianità. Nel 1910 il B. costruì per primo a Milano case per i suoi lavoratori. L'iniziativa veniva incontro ad un orientamento, oramai prevalso, di assistenza e di agevolazioni tali da permettere un più agile controllo e un più razionale impiego di quella manodopera che affluiva a Milano da tutta la Lombardia e da altre regioni, e che aveva posto con la sua presenza massiccia seri problemi politici e sociali agli amministratori milanesi. Proprio in quegli anni al comune di Milano si svolgeva il dibattito sulle provvidenze per i lavoratori - case, trasporti ecc. - cui prese parte, tra gli altri, il Turati.
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